Raccontaci di una passione che hai oltre alla musica: perché ti fa stare bene?
Camminare. Da solo o in compagnia. Nel secondo caso però tanto più l’interlocutore è un buon camminatore e quanto più sarà piacevole la compagnia, anche nel caso in cui non si proferisse parola. Che sia in montagna, su una spiaggia o in città, sono convinto che non esista argomento, dubbio o problema che non possa essere risolto, o quantomeno affrontato in maniera costruttiva, con una buona passeggiata. Se infine cammino senza essere affitto da cose di questo genere, allora mi sento in pace con me stesso.
Secondo te, cosa rende speciale il Festival Komendunesi?
L’idea di un festival che coniughi cultura e intrattenimento, territorio ed eterogeneità, tradizioni e novità con una particolare attenzione ai giovani e alla musica antica è senz’altro qualcosa di speciale e la scelta di farlo proprio in questo momento storico così difficile lo rende straordinario.
Tre cose che aspetti di più dell’edizione 2021 del Festival Komendunesi?
L’entusiasmo, la novità e la possibilità di scoprire un territorio che ancora non conosco.
Cos’è la musica per te?
La ragione, il mezzo e il fine.
Il tuo menu musicale in tre portate:
un brano musicale che ti aiuta a superare la giornata o la mattina
un brano musicale che ti aiuta a rilassarti
un brano musicale che ti aiuta a scaricare la rabbia o la tensione