IL PROGETTO KOMENDUNESI

Il progetto Komendunesi nasce nel 2019 dalla collaborazione tra un giovane musicista comendunese e il Museo etnografico della Torre di Comenduno con l’obiettivo di dare vita a momenti di incontro e condivisione attraverso l’elemento unificatore più forte di tutti: la musica. Il festival Komendunesi è una parte di questo progetto in divenire che è nato e continua a crescere anno dopo anno nella cornice del Museo, luogo prezioso di raccolta e studio etnografico, storico e sociale. Gli eventi messi in scena a Comenduno a fine agosto vedono la partecipazione di tanti artisti italiani e stranieri: la mescolanza di storie e lingue altre celebra la ricchezza della diversità e costruisce un trampolino di lancio per sbirciare al di là dei confini, reinventare luoghi e immaginare futuri elettrizzanti.

La genesi del progetto

Le idee nascono dalle esperienze e dalle intuizioni: il progetto Komendunesi non fa eccezione. Per spiegarti com’è nato, dobbiamo raccontarti una storia. Nell’estate del 2018 un giovane musicista comendunese, Marcello Conca, si trova a Salisburgo, dove lavora come maschera per l’omonimo festival. Grazie alla fusione di tradizione e innovazione, il festival di Salisburgo è un’esperienza unica, che influenza ogni concezione di manifestazione musicale e teatrale (ti consigliamo di farci un salto, si svolge ogni anno tra luglio e agosto). È un festival reso speciale dalla partecipazione sentita della città, non solo come scenografia, ma anche e soprattutto come protagonista piena di vita.
A fine agosto, in occasione della festività di Sant’Alessandro, anche a Comenduno si respira un clima di festa e di vicinanza tra le persone. Il festival Komendunesi nasce dall’intuizione salisburghese, dal desiderio di condividere con compaesani vicini e parenti la musica e dal credo che fare musica significa prima di tutto creare legami, fare cultura e unire comunità.

Le idee crescono con il confronto e la condivisione. Senza il supporto del Museo Etnografico della Torre e della sua associazione, senza le idee di Valerio Calvi, rimpianto presidente, Gianmaria Luiselli, presidente attuale, Maurizio Noris e Diego Vedovati, soci dell’associazione, nonché il sostegno vitale di Veronica Arrigoni e Marco Noris, non sarebbe stato possibile realizzare il festival. Proprio come un’orchestra, noi Komendunesi traiamo ispirazione dall’energia che ci trasmette ciascun componente: la coralità è il cuore del nostro progetto.

Komendunesi con la K

Ma chi sono i Komendunesi e perché si chiamano così? Komendunesi sono lə musicistə, le persone del pubblico, lə organizzatorə, lə ragazzə dell’Africa richiedenti asilo che vivono in oratorio, Komendunesi sono tutti coloro che partecipano al festival abbracciando la nuova dimensione di Comenduno come luogo di incontro europeo.

Komendunese sei tu e Komendunesi siamo noi: persone di età, origini e culture diverse accomunati da radici comuni come il legame con il territorio, la spiritualità della parrocchia, lo spirito sportivo, l’etica del lavoro e del volontariato e il rispetto della natura che ci circonda. Il nostro progetto culturale è un invito all’accoglienza – un coro di benvenutə, wilkommen, üdvözöljük, bienvenidos, witamy, welcome! – dunque non possiamo che incoraggiarti a farci compagnia e abbracciare lo spirito Komendunese insieme a noi.

Perché la K? Perché racchiude lo spirito della manifestazione: è un elemento sabotatore, giovanile e internazionale. Nella parola Komendunesi vivono in simbiosi tradizione e innovazione, passato e futuro.

Inspirazioni / aspirazioni

Tante sono le ispirazioni che ci auguriamo di far nascere non solo nel pubblico, ma anche negli artisti che partecipano al festival. Per una settimana a fine agosto, a Comenduno si ritrovano persone provenienti dall’Europa e dal mondo. Questo incontro crea un’occasione rara – forse unica? –: condividere esperienze, momenti e opinioni che ci invitano a nuove interpretazioni del territorio e della sua storia. Comenduno, da paesino della provincia di Bergamo, sboccia in palco europeo ed entra nell‘immaginario etnografico del pubblico e di tanti giovani stranieri.

Anche le aspirazioni sono importanti, e noi per il nostro progetto ne abbiamo tante. Ci prefiggiamo di arricchire di anno in anno la proposta culturale grazie all’inclusione di artisti diversi e all’apertura a forme artistiche eterogenee. Vogliamo fare di Komendunesi un festival culturale variegato di musica, poesia, danza, teatro, opera, pittura, musica antica, leggera e jazz.

Manifesto

Komendunesi è un’esperienza che desidera provocare e interpretare vecchi e nuovi orizzonti attraverso la musica
Komendunesi è un luogo di confronto dove la diversità è una ricchezza che osa raccontarsi
Per i Komendunesi empatia, ascolto, rispetto del passato e della terra sono le chiavi per aprire il mondo
Per i Komendunesi la musica è
l’altra metà di una relazione stabile colma di gioie, scoperte, frustrazioni
un mezzo per esprimere il dicibile e l’indicibile
un ponte invisibile che ci unisce e ci fortifica anche grazie alle nostre differenze
I Komendunesi parlano Europeo: bergamasco, italiano, spagnolo, polacco, ungherese, tedesco
Per capirci, usiamo l’inglese. Per emozionarci, suoniamo insieme. Per viverci, ci incontriamo a Comenduno.

Comenduno `l sa möv

Nella vocazione etnografica del progetto Komendunesi si inserisce il ruolo centrale dei dialetti, sia perché sono l’espressione più viva del territorio e della sua storia, sia per via delle loro melodie, sonorità e cadenze che tanto ricordano delle composizioni musicali. Nella proposta artistico culturale del festival Komendunesi valorizziamo il dialetto bergamasco rivendicando il suo ruolo di custode e tramandatore del passato.

Nell’evoluzione futura del progetto daremo spazio a tanti altri dialetti italiani per allargare ancor di più la dimensione di ricerca e di interpretazione etnografica del Museo a nuovi territori, nuove storie, nuovi sguardi su ciò che è stato e su ciò che sarà.

Gli organizzatori

Marcello Conca

Direttore del progetto
L’idea del progetto Komendunesi mi è venuta nell’estate 2018. Mi trovavo a Salisburgo, dove ho lavorato per un mese e mezzo come maschera per l’omonimo festival. Grazie alla fusione ben…

Veronica Arrigoni

Responsabile progetto educativo
La libertà che il mio lavoro mi regala la impiego per dedicarmi ad altri progetti a cui tengo molto, come i programmi educativi, le illustrazioni e i workshop per i…

Marco Noris

Graphic designer
Tra i Komendunesi ci sono finito grazie a Marcello, che mi ha coinvolto fin dall’inizio in onore della conoscenza e della stima reciproca di vecchia data. Io e Marcello siamo…

Gianmaria Luiselli

Coordinatore
Nel 2019 sono stato coinvolto per dare il mio contributo nell’organizzazione degli eventi da proporre in occasione del 30° del Museo. Il Festival Komendunesi è stato una parte integrante e…

Maurizio Noris

Coordinatore
Sono stato coinvolto fin da subito nel progetto Komendunesi da Marcello. Lo chiamo progetto perché secondo me Komendunesi è molto più che un festival: è un’esperienza simpatetica amorosa tra persone…

Diego Vedovati

Coordinatore
Con i Komendunesi ho in comune la voglia di creare legami e il desiderio di pensare a nuovi modi di vivere la comunità. Contribuisco al festival mettendo a disposizione dei…

Paulina Żmuda

Music & Digital Manager
Durante la pandemia ho ampliato il mio ambito di interesse e di studio al marketing, nella fattispecie al digital e al social media marketing. La mia passione sono i progetti…

L’idea di un festival che coniughi cultura e intrattenimento, territorio ed eterogeneità, tradizioni e novità con una particolare attenzione ai giovani e alla musica antica è senz’altro qualcosa di speciale. La scelta di farlo proprio in questo momento storico così difficile lo rende straordinario.

Angelo Testori – Bologna, Italia

Il festival Komendunesi è una bella occasione di incontrare persone e instaurare legami attraverso la musica e il cibo. Non vedo l’ora di tornare a fare musica insieme agli altri artisti e di immergermi nella grande ospitalità tipica di Comenduno.

Desiree Wöhrer – Vienna, Austria

Ciò che trovo speciale nel festival Komendunesi è l’aria di amicizia che si respira. Al centro di tutto c’è la voglia di incontrarsi che si manifesta attraverso diversi esperimenti culturali in cui la musica diventa una magnifica occasione di condivisione.

Irene Metere – Cagliari, Italia

Comenduno è un posto incredibile con persone fantastiche. La loro ospitalità, positività, atteggiamento verso la vita è affascinante: anche se ci sono stata per una sola settimana, mi è sembrato di far parte di una grande famiglia. Ho raccolto molta forza da ciò che ho vissuto lì, sia come musicista sia come persona. Non vedo l’ora di tornarci!

Dominika Pas – Keszthely, Ungheria

La bellezza del festival Komendunesi sta nelle persone: sia i musicisti sia il pubblico ci hanno dato il benvenuto in maniera calorosa e accogliente. Sono molto felice quando ho la possibilità di suonare con i miei amici e di esibirmi di fronte a un’audience che si lascia trasportare. E poi la location è magica e il cibo buonissimo!

Zsófia Nóemi Breda – Gödöllő, Ungheria

Il festival Komendunesi è speciale perché è un’occasione di fare musica divertendosi con gli altri musicisti nei luoghi dove sono nata e cresciuta. Mi piace l’energia dei musicisti e anche degli organizzatori, che si fanno in quattro per rendere possibile il festival!

Eleonora Trivella – Ardesio, Italia

Il festival Komendunesi è un’esperienza unica che accoglie persone da tutto il mondo e le fa sentire a casa, crea delle belle opportunità per gli artisti giovani e offre un programma musicale molto vario: si passa dai concerti intimi, alle performance all’aperto, ai concerti d’orchestra.

Lucia Pilar Diaz Mere – Madrid, Spagna

Collaborazioni & Sponsor

Ci teniamo a ringraziare tutti coloro che hanno supportato, collaborato e contribuito a rendere speciale il festival Komendunesi 2021.

Il festival Komendunesi nasce nel 2019 per dare vita a incontri musicali, divulgativi e culturali nel set di Comenduno, Comunità e Paese che per l’occasione si trasforma in un palco: punto d’incontro di idee, lingue e contaminazioni diverse. Komendunesi è un’esperienza di accoglienza e sperimentazione nata e sostenuta dal Museo della Torre.

Contatti

Il festival Komendunesi nasce nel 2019 per dare vita a incontri musicali, divulgativi e culturali nel set di Comenduno, Comunità e Paese che per l’occasione si trasforma in un palco: punto d’incontro di idee, lingue e contaminazioni diverse. Komendunesi è un’esperienza di accoglienza e sperimentazione nata e sostenuta dal Museo della Torre.

Museo etnografico della TorreVia Santa Maria 10,Comenduno di Albino (BG) 24021

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