L’idea del progetto Komendunesi mi è venuta nell’estate 2018. Mi trovavo a Salisburgo, dove ho lavorato per un mese e mezzo come maschera per l’omonimo festival. Grazie alla fusione ben calibrata di tradizione e innovazione, il festival di Salisburgo è un’esperienza unica, che ha cambiato e influenza tuttora ogni concezione di opera, teatro, musica e manifestazione culturale. Ciò che mi ha più affascinato nell’estate 2018 è stata la partecipazione attiva della città, non solo come scenografia, ma anche e soprattutto come protagonista sprizzante di vita.
Questa esperienza mi ha fatto pensare tanto a Comenduno e al clima di festa della Parrocchia di fine agosto per Sant’Alessandro. Il festival Komendunesi nasce dall’intuizione salisburghese, dal desiderio di condividere con i miei cari e compaesani la musica per cui ho tanto studiato e dal credo che fare musica significa prima di tutto creare legami, fare cultura e unire comunità.
Le fonti di ispirazione del progetto Komendunesi sono molteplici e ci tengo a ringraziarle: Comenduno e tutti i Comendunesi, la mia famiglia, i miei amici/amiche, i miei colleghi/colleghe con cui faccio musica e i miei libri.
*Fotografia scattata da: Benedetta Luiselli
Komendulibri
Questi sono libri che hanno accompagnato il pensare, il discutere e l’evolversi del progetto Komendunesi.
- Tsvetan Todorov, La conquista dell’America: Todorov racconta la “storia della scoperta che l‘io fa dell‘altro”, il suo libro ha ispirato il modello di scoperta e di conoscenza alla base dei Komendunesi. Progetto che si concentra sul racconto e la testimonianza dell'”essere diverso” non come limite, ma qualità stimolante.
- Tiziano Terzani, Un indovino mi disse: la storia di Tiziano Terzani parla di paesi solo geograficamente lontani e tradizioni nate nel rispetto del territorio e della natura, interrogandosi sulle conseguenze sociali culturali e ambientali del vivere moderno.
- Zygmunt Bauman, Vita liquida: Zygmund Bauman in Vita liquida – del 2005 – analizza la società dei consumi in cui sono cresciuto, tanto diversa dalla società rurale contadina raccontata nel Museo della Torre di Comenduno e dalla quale possiamo solo imparare. Da qui per esempio l‘importanza di introdurre nel festival Komendunesi percorsi per i più piccoli: sensibilizzazione e alla scoperta di un passato non troppo lontano senza plastica o schermi digitali
- Bertold Brecht, Vita di Galileo: è un capolavoro che mi affascina dalla quarta liceo. Come musicista, questo libro stimola ad interrogarmi sull‘apporto che ciascuno può portare alla società e al ruolo della cultura e degli intellettuali in essa.
- Bocchi e Ceruti, Una e molteplice – Ripensare l’Europa: è una bella riflessione di come l‘Europa sia un progetto prima di essere un territorio. La spinta di questo libro per i Komendunesi é di sperimentare l‘Europa come laboratorio di integrazione e innovazione